lunedì 24 aprile 2017

[Book Tag] Bastille Book Tag

Erano gli ultimi mesi del 2013 quando, leggendo una fanfiction su Archive of Our Own, nella storia era integrato il testo di una canzone e sono rimasta letteralmente fulminata ed emozionata dalle sue parole e sono corsa su YouTube. 

Quella canzone era Laughter Lines dei Bastille.  

La seconda canzone di cui mi sono innamorata (dopo un paio di ascolti perché non è il mio genere abituale) è stata The Silence, poi è stato il turno di These Streets e solo quando ho sentito una quarta canzone - Pompeii - mi sono accorta che quella la conoscevo e che si era sentita praticamente ovunque durante l'estate appena passata. 
E io sono caduta dalle nuvole perché fondamentalmente ascolto sempre le mie band preferite e quando scopro qualcuno/qualcosa di nuovo è perché lo sento in uno degli episodi dei mille telefilm che guardo o perché vi si fa riferimento in una fanfiction - e quindi non perché io ascolti la radio o un qualsiasi canale televisivo che trasmette video. 
Morale della favola? Ogni volta che mi qualcuno mi chiede "Ma conosci questa canzone?", io cado dalle nuvole. 

Il punto è che da quel mese di novembre del 2013 i Bastille sono diventati uno dei miei gruppi preferiti, quindi quando ho visto il booktag oggetto del post di oggi sul blog delle ragazze di Bookish Brains sapevo che ad un certo punto l'avrei fatto anche io. 

Pronti? Via! 


Pompeii – La tua serie distopica preferita



Ormai lo sanno anche i muri che leggo poco di questo genere e, quel poco che leggo, lo scelgo con perizia certosina. E mi è subito venuto in mente Wayward Pines di Blake Crouch perché è forse stata la prima, ma devo ancora leggere il volume conclusivo. E lo so, lo stesso discorso vale per Red Rising di Pierce Brown perché Morning Star uscirà soltanto il prossimo anno, ma la rabbia e le emozioni che mi sa suscitare questa... nessun'altra, direi. 



Bad Blood – Un libro o una serie piaciuti a tutti, ma non a te



Premesso che Nick Hornby è uno dei miei scrittori preferiti e che di suo leggerei qualsiasi cosa e che comunque di solito sto attenta a leggere qualcosa che all'80% sono sicura mi piacerà, indubbiamente Juliet, Naked è il romanzo che ho apprezzato meno. 
In tanti la pensano come me, ma su Goodreads ci sono anche moltissime recensioni positive - di cui parecchie a cinque stelle. 



Things We Lost In The Fire – Un libro che parla di perdita, auto-distruzione o fuoco



Praticamente tutti quelli di Courtney Summers? No, dai, questa volta faccio la brava e non la cito. La mia scelta ricade quindi su Wild Awake di Hilary T. Smith, in quanto i primi due elementi ci sono tutti - Kiri deve affrontare la verità sulla morte della sorella ed entra in una spirale auto-distruttiva senza neanche rendersene conto. 



Of The Night – Il libro più spaventoso che tu abbia mai letto



Qua devo per forza "copiare" le ragazze di Bookish Brains e dire anche io Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie. L'ho letto quando ero ancora una ragazzina alle medie - stiamo parlando di circa quindici anni fa, quanto sono vecchia - e ho avuto la geniale idea di leggerlo di notte, da sola al piano di sotto. Ero così terrorizzata che alla sola idea di respirare o di voltare appena la testa per osservare gli angoli più bui del salotto mi sono quasi fatta venire un attacco di cuore. 



Oblivion – Un libro che ti ha coinvolto fin dall’inizio


 
Ho avuto un immediato coinvolgimento con Era una famiglia tranquilla di Jenny Blackhurst, tanto che volevo portarmelo persino a tavola durante la cena per la frenesia di sapere come sarebbe andata a finire e se le mie teorie si sarebbero rivelate corrette - abitudine che i miei genitori hanno sempre detestato. Quella di portarsi i libri a tavola, intendo. 
 
 
 
Laura Palmer – Un libro che ti fa sentire nostalgico o imbarazzato
 
 

Era il 2007, era l'estate tra la fine della quarta superiore e l'inizio dell'ultimo anno di liceo. E nella libreria vicina a casa, piena di turisti in cerca dell'aria condizionata, il mio occhio era caduto su I Love You, Beth Cooper di Larry Doyle e niente, ogni volta che lo vedo mi sento un po' nostalgica - un po' per la persona che ero, un po' perché sono sempre stata affascinata dai discorsi di fine anno del valedictorian e dal prom



Icarus – Un libro con un protagonista problematico/complicato



Praticamente tutte quelle di Courtney Summers? - parte seconda
A parte gli scherzi, non lo definirei "problematico" nel senso più negativo del termine ma Michele, il protagonista de Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile, di sicuro ha delle difficoltà ad affrontare le persone e il mondo reale dopo essere stato lasciato dalla madre da piccolo ed essersi rinchiuso dentro la sua piccola bolla sicura. 



Daniel In The Den – Un libro con un tradimento



Ne avrei uno più esplicito sul tradimento (La distanza tra me e te di Lucrezia Scali), ma preferisco citare The Mothers di Brit Bennett - uscito da pochi giorni per la Giunti con il titolo Le Madri. Ho scelto questo perché secondo me è più complesso e affronta diversi tipi di tradimento, in maniera più o meno sottile: tradimento tra partners, tradimento tra amici, tradimento genitori-figli, tradimento di fede, tradimento di fiducia. 
Ve lo consiglio davvero, è molto bello. 



Overjoyed – Un libro che ti fa sentire felice ed esaltato



Ahahaha, ma mi conoscete? Avete presente che genere di libri leggo? xD 
Ok, adesso faccio la persona seria e composta: ho scelto Come si scrive ti amo di David Levithan & Rachel Cohn semplicemente perché è il loro ultimo libro che ho letto, ma adoro i loro romanzi scritti in coppia e i loro protagonisti mi fanno sempre battere il cuore come se fossi ancora una ragazzina - le loro storie sono sempre tenere e romantiche senza mai risultare stucchevoli.



Flaws – Un libro o serie che hai sentito avesse difetti



Giusto per non ripetermi sempre con Marianne Kavanagh, questa volta inserisco Sound Bites: A Rock & Roll Love Story di Rachel K. Burke. Mi aspettavo molto, ma molto di più - mi aspettavo che la musica avesse un ruolo più centrale e importante e invece Dylan terrà la chitarra in mano si e no tre volte ed è il romanticismo a fare da padrone. Che poi la protagonista è appena stata tradita dal fidanzato con la sua migliore amica e avrei preferito un po' di slow build con Dylan e non tutto quel tira e molla a volte senza senso.

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Bella gente, siamo giunti alla fine di questo booktag! 
Non taggo nessuno in particolare, ma se vi ispira e vi piace... prego, mettete mano alla tastiera! Lungi da me mettervi un freno! 

Qui sotto vi inserisco il link delle recensioni (quando disponibili) dei libri citati, se per caso qualcuno di loro vi incuriosisse. 

  • Red Rising (recensione) | Golden Son (recensione) di Pierce Brown
  • Juliet, Naked di Nick Hornby (recensione)
  • Wild Awake di Hilary T. Smith (recensione)
  • Era una famiglia tranquilla di Jenny Blackhurst (recensione)
  • Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile (recensione)
  • La distanza tra me e te di Lucrezia Scali (recensione)
  • The Mothers di Brit Bennett (recensione)
  • Come si scrive ti amo di David Levithan & Rachel Cohn (recensione)

Cheers!

2 commenti:

  1. Ciao! Premetto che conosco ben poche canzoni dei Bastille, ma è un TAG interessante!
    Mi piace Agatha Christie ma non ho mai letto "Dieci piccoli indiani"... non pensavo che potesse scrivere qualcosa di così spaventoso!

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    Risposte
    1. Ciao, Silvia! :)
      Guarda, io è l'unico suo libro che ho letto - avevo iniziato C'è un cadavere in biblioteca, ma credo di non essere nemmeno arrivata a metà.
      Dieci Piccoli Indiani è proprio spaventoso, la parte finale è qualcosa di davvero agghiacciante - ho ancora i brividi se ci ripenso. Non so, è che c'è una scena che ti si dipinge così vividamente in testa mentre la leggi che è impossibile non restarne affetti.

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