lunedì 12 giugno 2017

[Recensione] "DJ Rising" di Love Maia

Mi sento sempre in difficoltà quando devo parlare di un libro che mi ha colpita così tanto da farmi piangere - sì, ho pianto, lo ammetto senza vergogna - perché mi sembra sempre di non avere mai abbastanza parole per rendergli giustizia.


Titolo: DJ Rising
Autrice: Love Maia
Data di uscita: 12 febbraio 2013
Data di uscita originale: 1 gennaio 2012
Pagine: 285 (copertina flessibile)
Editore: Little, Brown Books for Young Readers

Trama [tradotta da me]: La prima cosa che sento è la musica. 

La prima cosa che ho sempre sentito è la musica. 

Marley Johnnywas Diego-Dylan è un ragazzo al penultimo anno di scuola superiore che respira musica come se fosse ossigeno. Nel mondo reale, Marley si destreggia tra il prendersi cura della madre dipendente da eroina e il mantenere la borsa di studio in una scuola piena di snob privilegiati, tra il pulire tavoli in un locale per arrivare a fine mese e il sospirare per la bellissima Lea Hall. Ma nel mondo privato dietro i piatti del giradischi, Marley è libero di manipolare i suoni, aggiungere ritmi, mescolare stili diversi e sognare di diventare un DJ professionista. 

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La mia storia con questo libro ha inizio due anni fa quando, nel mese di maggio, dopo aver finito di leggere This Song Will Save Your Life di Leila Sales (pubblicato dalla DeAgostini l'anno scorso con il titolo Resta fino all'ultima canzone) nei suggerimenti di Goodreads mi è apparso il libro oggetto del post. 
Inutile dire che è finito immediatamente in wishlist.

Se un po' avete imparato a conoscere i miei gusti, saprete che adoro i libri che parlano di musica. Ma non quelli in cui la musica è solo un contorno alla storia d'amore che si fa spazio a gomitate per attirare la vostra attenzione, bensì quelli in cui la musica è uno dei pilastri fondamentali della vita del protagonista - in cui la musica è l'amore del protagonista e se ne parla come qualcosa di tangibile e concreto.
E DJ Rising ha tutto quello che cerco in un libro del genere, una perfetta combinazione di elementi che ho amato in altri tre libri che sono diventati i miei preferiti. 

Se pensate che il nome del protagonista sia strano, non vi preoccupate: c'è una spiegazione per quello praticamente all'inizio del romanzo. 
Marley è un ragazzo di sedici anni, vive nella parte più povera della città, è orfano di padre da quattro anni e deve prendersi cura della madre che da quando ha perso il compagno è scesa in una spirale distruttiva di erba, alcol ed eroina. Tutto il peso dell'affitto ricade sulle spalle di Marley, che lavora quasi ogni sera in un ristorante in cui serve ai tavoli, sparecchia e poi resta anche a fare il lavoro notturno di lavapiatti. E non dimentichiamo lo studio per mantenere i voti alti alla Ellington Prep, una scuola prestigiosa in cui è entrato insieme ad altri suoi amici grazie ad una borsa di studio con la speranza che poi questa gli aprirà le porte per un college il più lontano possibile da casa. 
Le uniche cose che gli sollevano il morale sono il sedersi fuori dal Fever sognando di essere lui a far ballare tutta la gente al suo interno e sperimentare nuovi suoni con i dischi e i piatti ereditati da suo padre. 

La vita sembra scorrere normale, tra una madre quasi sempre catatonica e la casa invasa dei suoi fidanzati e amici tossici che svuotano il frigo e i ragazzi ricchi a scuola che si credono meglio di tutti coloro che sono entrati grazie alle borse di studio.
Ma poi una sera Marley riceve l'offerta più inaspettata di tutte: mentre suona ad una festa a casa di amici, gli viene proposto di sostituire all'ultimo un DJ che si è rotto un braccio in piccolo club sabato sera. È l'occasione che Marley stava aspettando, un piccolo primo passo verso una carriera professionista da DJ.
E proprio quando Marley si convince che si è trattato di un'unica occasione, un'altra telefonata inaspettata sconvolge la sua vita: il proprietario di uno dei club più "in" della città lo vuole assumere. Peccato sia convinto che Marley abbia ventun'anni...

Vi concederò che sia un po' irrealistico, su come questo sedicenne riesca ad ingannare un po' tutti spacciandosi per un maggiorenne. Ma non è questo il punto, perché poi la realtà prende il sopravvento e lo fa nella maniera più violenta possibile. La fine stessa è realistica, ma ovviamente non vi posso dire in che modo altrimenti rovinerei tutto.

È la storia di come Marley scelga di essere finalmente un po' egoista e di inseguire i suoi sogni, anche quando sua madre e il suo fidanzato commetteranno uno dei peggiori atti immaginabili. È la storia di come Marley continui ad onorare suo padre e il legame che li univa attraverso la musica. È la storia di come Marley trovi una sorta di famiglia nella crew del Cream, che ad ogni chiusura del club si trova a casa del barista Hogan per un after-party. È la storia della nascita di Marley come DJ Ice sotto la guida del mentore più acido della storia quando al Fever - il club dei sogni di Marley - viene organizzata la prima battaglia tra DJs con in palio un posto da regular una sera a settimana. 

Mi sono emozionata tantissimo con Marley, mi sono arrabbiata e ho pianto insieme a lui. Ama profondamente la musica e nonostante tutto il dolore che deve affrontare si rimette in piedi e, quando da solo non ce la fa, ha gli amici vecchi e nuovi a ricordargli che è forte abbastanza da potercela fare. 
Ho trovato giusto che abbia mostrato egoismo, come ogni adolescente che vuole vivere il meglio dei suoi anni e invece è costretto a prendersi cura di una madre che è tutto fuorché questo, ma ho capito anche i suoi sensi di colpa nel lasciarla a se stessa e la rabbia verso di lei quando gli ha rovinato ancora una volta i suoi sogni. 

È un libro scorrevole, crudo, pieno di dolore ma anche di speranza per una vita migliore. Ho trovato molte affinità con altre tre libri che ho amato: con il già citato This Song Will Save Your Life di Leila Sales per il modo in cui sia Elise che Marley si esprimono attraverso i suoni che creano con le canzoni e per la voglia che hanno di far ballare la gente e farla perdere nel loro mondo; con Fall for Anything di Courtney Summers per il modo in cui Marley era più legato al padre e per come la madre è andata in pezzi alla sua morte dimenticandosi che anche il figlio soffriva nello stesso modo in cui è successo a Eddie Reeves - con la differenza che sua madre non si era data all'eroina e aveva la sua migliore amica che provava a tirarla su; con Sorta Like a Rock Star di Matthew Quick perché tutti i sentimenti contrastanti di odio, amore, pena, dolore e rabbia che Marley prova per sua madre sono gli stessi che Amber Appleton provava per sua madre alcolizzata e la loro reazione la stessa ad un determinato evento.
Lo stesso Matthew Quick è uno degli autori che ha scritto una recensione positiva a DJ Rising - e non credo sia solo per l'affinità della tematica. 

DJ Rising è un libro che parla di musica, di come questa faccia da colonna sonora e portante nella vita di Marley e di come gli permetta di affrontare tutto quello che ha passato e tutto quello che verrà in futuro. E se anche non diventerà un DJ di fama internazionale, sa che comunque la sua è una passione che non si esaurirà mai e che gli amici che ha trovato sono l'unica vera famiglia di cui ha bisogno.  


2 commenti:

  1. Ciao Alice.
    Piangere per un libro significa emozionarsi allo stato puro. Non succede sempre, ma quando accade allora vuol dire che il libro merita.
    Questa deve essere una bellissima storia e la tua recensione lo fa capire benissimo

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    1. Grazie Susy, ho pianto una piccola valle di lacrime.
      Potrebbe anche essermi scappato qualche singhiozzo, ma per fortuna avevo tutta la privacy di cui avevo bisogno. >.<

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