venerdì 2 giugno 2017

[Recensione] "Simon vs. the Homo Sapiens Agenda" di Becky Albertalli

Comincerò dicendovi che avevo così voglia di finire il libro che ho tirato le tre di notte di mercoledì. O le tre della mattina di giovedì - come preferite. 
Prima di proseguire con la recensione però, per amore di precisione, vi dico che io l'ho letto in inglese ma il libro è stato pubblicato ad ottobre dello scorso anno con il titolo Non so chi sei, ma io sono qui per la Mondadori.


Titolo: Simon vs. the Homo Sapiens Agenda
Autrice: Becky Albertalli
Data di uscita: 7 aprile 2015
Pagine: 303 (copertina flessibile)
Editore: Penguin

Trama [tradotta da me]: Simon Spier ha sedici anni e sta tentando di scoprire chi è - e cosa sta cercando. 

Ma quando una delle sue email per Blue - capace di distrarlo parecchio - finisce nelle mani sbagliate, le cose si fanno parecchio complicate. 
Perché, per Simon, innamorarsi di Blue non è cosa da poco...

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Simon è al penultimo anno di superiori, ha un gruppo di amici con cui pranza tutti i giorni a scuola e due di loro li conosce dall'infanzia, fa parte del club di teatro. 
Quello che nessuno sa però è che Simon è gay e che da agosto intrattiene un fitto scambio di email con un ragazzo della sua scuola che si fa chiamare Blue, ma tutti e due sono ancora ignari dell'identità dell'altro e per il momento va bene così - anche se a Simon la cosa inizia ad andare un po' stretta. 

Però un giorno Simon commette l'imprudenza di usare il computer della scuola per vedere se Blue ha risposto e dimentica di fare il logout, lasciando a Martin Addison - che ha usato il computer dopo di lui - una finestra sulla sua vita privata. 
E ora questa vita privata è a rischio perché Martin ha fatto degli screenshots delle sue conversazioni con Blue e le usa come leva per convincere Simon a mettere una buona parola per lui e a creare delle occasioni d'incontro con la sua amica Abby - per la quale Martin ha una cotta. 
Simon non vorrebbe abbassarsi al ricatto, ma non c'è solo il suo coming out in gioco: c'è anche quello di Blue che, se la cosa venisse fuori, potrebbe smettere di scrivergli. 


Ho adorato questo libro, non vi saprei neanche spiegare perché. So solo che l'ho adorato.
Come direbbe Simon, è freaking cute

Questo libro ha un ritmo che per me è stato trascinante, che mi ha completamente catturata e immersa nella vita di Simon e l'ho divorato in due giorni - un po' perché scorre davvero bene e un po' perché volevo sapere chi fosse in Blue in realtà. 
E il mio sospetto si è rivelato fondato, anche se come Simon ho avuto qualche dubbio sulle possibilità all'inizio. 

L'adolescenza qui è rappresentata in tutte le sue sfumature: si parla di come cambiano i rapporti con i genitori e di come loro magari facciano notare anche i più piccoli cambiamenti perché ci vedono crescere e smettere di essere bambini mentre a noi sembra solo un'invasione della privacy, si parla di amicizia e fiducia e senso del tradimento, si parla di ripicca e vendetta e gelosia, si parla delle prese in giro e dell'omofobia in una scuola di uno stato del sud come la Georgia e si parla di accettazione e del sostegno che le persone che ti vogliono davvero bene sanno offrire. 

Per quanto riguarda l'amicizia, io poi sono sentita come al solito divisa tra due personaggi: capivo Leah quando si arrabbiava con Simon e Nick per averla esclusa dalle loro uscite e per la sensazione di tradimento causata dalla presenza di Abby, come se questa avesse preso il suo posto. Ma capivo anche Simon perché Leah non ha un carattere facile subito e io stessa ho fatto la medesima cosa - sebbene anche Simon ad un certo punto si senta escluso quando scopre che Leah e Nick si sono visti senza di lui. 
C'è sempre questa dualità che mi fa provare empatia per due personaggi con atteggiatamenti agli opposti perché ad un certo punto della mia vita sono stata entrambi: quella che veniva esclusa e quella che escludeva. Credo che questa dualità sia una qualità intrinseca della natura umana. 

La storia tra Simon e Blue invece è dolcissima, fatta di una comprensione e di un affetto che si è sviluppato attraverso le parole prima ancora che scoprissero la vera identità - tra indizi lasciati consapevolmente o meno - dell'altro. 

Tutto il libro poi è improntato su quello che nascondiamo alla vista degli altri - per usare una frase di Blue, siamo tutti una grande casa con tante stanze ma pochissime finestre da cui gli altri all'esterno possano sbirciare dentro. 
Il messaggio che il libro vuole trasmettere è che alla fine non importa quale sia il tuo orientamento sessuale o il colore della tua pelle, ma ogni minima cosa quando la devi confessare a qualcuno assomiglia ad un coming out per le sensazioni di timore e vergogna che trasmette. E alla fine è imbarazzante per tutti. 

Qui non c'è solo Simon che nasconde il fatto di essere gay. Simon scoprirà in seguito che anche le sue sorelle e i suoi amici hanno tenuto nascoste delle cose agli altri proprio per la paura che ne venisse fatta una questione di stato e perché finché quella cosa è solo nostra non ci sono giudizi da temere. 
E con questa scoperta, Simon imparerà anche ad essere un fratello e un amico migliore di quanto credeva di essere prima. 


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