sabato 28 ottobre 2017

[Recensione] "Exit, Pursued by a Bear" di E.K. Johnston

Come forse saprete già se avete letto la mia risposta ad un commento dell'ultimo WWW Wednesday oppure se siete andati ad informarvi sul libro dopo averne visto copertina e titolo, questo romanzo parla di stupro.


Titolo: Exit, Pursued by a Bear
Autrice: E.K. Johnston
Data di uscita: 2 maggio 2017
Data di uscita originale: 15 marzo 2016
Pagine: 256 (copertina flessibile)
Editore: Speak

Trama [tradotta da me]: Hermione Winters è il capitano della sua squadra di cheerleading e nella piccola Palermo Heights non vuol dire quello che tu pensi. Alla PHHS le cheerleaders non tifano per le squadre sportive: sono loro la squadra sportiva - l'orgoglio e la gioia della piccola cittadina. Il campo estivo di allenamento della squadra sarà l'ultimo di Hermione e lei sa che questa stagione può fare di lei una leggenda. Ma durante una festa al campo qualcuno fa scivolare qualcosa nel suo drink. E tutto diventa nero.
In ogni classe ci sono una star cheerleader e una reietta ragazza incinta. Non dovrebbero mai essere la stessa persona. Hermione lotta per recuperare il controllo che ha sempre avuto e si trova davanti ad una lancinante decisione da prendere. L'aggressione non è stata l'inizio della storia di Hermione Winters e lei non permetterà che sia la fine. Lei non sarà la storia d'avvertimento di nessuno.


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Ho scoperto questo romanzo perché risultava tra i suggerimenti sulla pagina di All the Rage di Courtney Summers e perché una delle blogger inglesi che seguo assiduamente su Goodreads l'aveva recensito. 
Inoltre Bring It On - altrimenti chiamato Ragazze nel pallone - è uno dei miei film preferiti e non potevo proprio resistere al richiamo del cheerleading.

Dopo un breve prologo - che poi scopriremo collocarsi quasi a metà della storia vera e propria - torniamo indietro alle ultime due settimane estive prima dell'inizio dell'ultimo anno di superiori. 
Palermo, in Ontario, non è un paese tanto grande e la popolazione studentesca non è così variegata da avere tante squadre sportive - motivo per il quale l'unica squadra ufficiale della scuola sono le cheerleaders. 

Ed è tutta la vita che Hermione si prepara per questo momento. 
I reclutamenti iniziano fin dalle elementari e nemmeno dopo duri allenamenti qualcuno entra in squadra prima del secondo anno di liceo, ma Hermione e la sua migliore amica Polly erano riuscite ad entrare già uscite dalle scuole medie - Hermione perché ama davvero il cheerleading e Polly perché ama vincere. 
Oggi sono co-capitane della squadra e non hanno intenzione di affrontare il loro ultimo anno senza l'obiettivo di vincere i campionati nazionali, motivo per il quale il campo estivo è l'occasione per un po' di allenamento extra. 
L'obiettivo è anche quello di porre fine alle due maledizioni della Palermo Heights: ogni anno un grado scolare perde qualcuno perché ucciso da un guidatore ubriaco e una ragazza rimane incinta. La classe di Hermione ha già perso Clara quando erano solo ragazzini, ma non permetterà che l'altra parte di maledizione si avveri.

Al campo però non c'è solo la loro scuola e questa è anche l'occasione per studiare i rivali ed esercitarsi con compagni di squadra diversi dai soliti. 
Fare amicizia non è tra gli obiettivi di Hermione, ma troverà in Amy - il capitano della St. Ignatius e sua compagna di stanza - una valida alleata. 
E tutto fila liscio tra allenamenti e risate per due settimane fino alle festa finale del venerdì, quando ballando Hermione beve da un bicchiere che qualcuno le ha offerto e improvvisamente si sente così tanto stanca da non riuscire a restare sveglia. 
E poi è il buio. 

Al suo risveglio in ospedale, Hermione capirà anche senza ricordare cosa è successo e inizierà la vera sfida - quella che non aveva mai preso in considerazione. 


Citando la recensione della blogger inglese che seguo su Goodreads, di norma i romanzi di questo genere vanno in due direzioni: la vittima va in pezzi dopo l'aggressione oppure cerca di risolvere il mistero dell'identità del suo stupratore. 
Questo romanzo non è nessuna delle due cose. 

Personalmente non ho letto tanti sull'argomento, però li ho in wishlist.
Ho letto libri in cui c'è la tentata aggressione e ho letto libri in cui alla protagonista capita di assistere ad uno stupro, restando impotente su cosa fare. 
L'unico libro che ho letto in merito è All the Rage di Courtney Summers in cui, sebbene ubriaca, Romy ricorda l'aggressione e sì, va in pezzi, ma si cotruisce un'armatura per difendersi dalla città e da coloro che la circondano. 
E per quanto riguarda il non ricordare l'aggressione e il cercare di trovare il colpevole, ho letto Gli occhi neri di Susan di Julia Heaberlin - ma lì si trattava di tentato omicidio. 

Perché ho scritto che questo romanzo non è nessuna delle due cose? 
Hermione non va in pezzi - non esattamente. È sì confusa, triste e arrabbiata perché sa cos'è successo, ma il fatto di essere stata drogata e di non ricordare assolutamente nulla crea una sorta di dissociazione che le fa vivere la cosa come se l'aggressione fosse accaduta ad una persona molto vicina lei - non a se stessa. Sa che prima o poi avrà un crollo, ma al momento questo è il suo modo di reagire - e va bene, non c'è un modo giusto o sbagliato di farlo.
Quando poi le prove sul suo corpo e il successivo materiale genetico non saranno sufficienti per portare all'identità dell'aggressore, Hermione scende a patti con il fatto che non forse non ricorderà e non scoprirà mai chi è stato - affrontando comunque il terrore che questo comporta. 

È un libro sulla forza. Hermione non ricorda, è vero - quindi potrebbe essere stato anche uno dei suoi compagni di squadra. Però Hermione decide di riprendersi la vita, il potere e la scelta che le sono stati tolti e di far tornare la sua vita sui binari giusti e l'obiettivo è sempre vincere i campionati nazionali. 
Hermione non molla. Perché mollare significherebbe darla vinta al suo stupratore. 

Hermione non reagisce come ci si aspetterebbe da una vittima di stupro, forse per la forza del suo carattere o forse perché non ricorda che sia avvenuto. 
Sa di essere cambiata, sa di non essere quella di prima, sa che la normalità non è più possibile - però una normalità lei la rivuole. Vede che in seguito alla sua aggressione anche coloro che la circondano sono cambiati, ma chiede ai genitori di comportarsi da genitori e scopre che farsi toccare dai suoi compagni di squadra quando si allenano non le fa venire voglia di nascondersi in un angolo - che quindi è ancora possibile essere una ragazza reale e non un oggetto che è stato lasciato a mollo nel lago. 
In un piccolo paese che mormora, lei non vuole essere l'esempio di nessuno. 

Romy Grey di All the Rage indossava il suo smalto e il suo rossetto rosso come un'armatura e in un certo senso anche l'uniforme di cheerleader è una sorta di armatura per Hermione - potrà anche sembrare un filo arrogante quando dice il cheerleading è quello che ama e che la gente la ama per quello che fa e per quanto è brava a farlo, ma la sua è solo la consapevolezza di chi conosce le proprie capacità in un paese dove tutti si conoscono e il cheerleading viene visto come un vero sport. 

Non mancano certo giornalisti inopportuni, pettegolezzi in corridoio, persone che credono sia stata colpa sua e che se la sia andata a cercare, persone che quasi pretendono che si scusi per essere stata stuprata. 
Quello che mancava a Romy è però il sostegno che circonda Hermione: genitori, una migliore amica che è come una leonessa inferocita quando Hermione viene attaccata, la sua squadra, l'allenatrice, il suo terapista, l'agente di polizia che si occupa del suo caso - persino il prete. 
In un'altra recensione ho letto che è quasi tutto troppo perfetto, ma io non sono d'accordo. Perché non può esistere anche solo un caso in cui la vittima non viene lasciata sola e non viene colpevolizzata? 

Narrato in prima persona dalla stessa Hermione, diviso in quattro atti e scritto con una delicatezza eccezionale, Exit, Pursued by a Bear è un romanzo che parla di forza, sostegno, comprensione, riscatto e scelte difficili. 
Ed è soprattutto il potere di riprendersi la scelta a contare più di tutti: Hermione andrà avanti con la vita che aveva programmato prima di subire l'aggressione e non lascerà che sia questa a scombinarle i piani. È successo, lo sa, e ci sarà sempre qualcosa che farà scattare un allarme dentro di lei e le farà quasi venire un attacco di panico, ma non lascerà che le condizioni il futuro. 
Soprattutto non lascerà che sia quello a definirla, non si lascerà indicare come "la ragazza che è stata stuprata" perché lei è molto più di quello. 


6 commenti:

  1. Wow, sembra davvero intenso. Non ho mai letto libri di questo tipo.

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    1. Io vorrei proprio leggerne di più!
      È diverso da altri che trattano lo stesso tema, ma non per questo meno intenso e coinvolgente.

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  2. Amo i libri di questo tipo ed è un gran peccato che qui in Italia trame del genere se ne vedano poche. Spero in futuro che una casa editrice si accorga di questo libro e lo traduca perché voglio proprio leggerlo!

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    1. Ci pensavo giusto ieri - forse sono argomenti che fanno "paura" e considerati troppo rischiosi per il mercato.
      Quello italiano perlomeno, perché negli USA ce ne sono davvero tanti.

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  3. Che dire... mi hai fatto venire un sacco di voglia di leggere questo romanzo. Ho appena inserito questo libro nella tbr di Goodreads e spero di riuscire a leggerlo nel 2019.

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