martedì 20 settembre 2016

[Recensione] "The Assistants" di Camille Perri

Buonasera a tutti voi! 
Il libro protagonista di oggi è un inedito che ho vinto nel mese di luglio su Goodreads, un chick-lit ambientato nel mondo finanziario. 


Titolo: The Assistants
Autrice: Camille Perri
Data di uscita: 3 maggio 2016
Pagine: 282 (copertina flessibile)
Editore: G.P. Putnam's Sons

Trama [tradotta da me]: 

REGOLA #1: Tutti gli uomini importanti hanno delle assistenti. 
REGOLA #2: Gli uomini governano il mondo. Ancora. 
REGOLA #3: Ci sono abbastanza soldi. Ci sono così tanti soldi. 

Tina Fontana è l'assistente esecutiva trentenne di Robert Barlow, l'amministratore delegato della Titan Corporation, un conglomerato mediatico multinazionale. È eccellente nel suo lavoro e apprezzata dal suo famoso capo - ma dopo sei anni passati a fare prenotazioni e versare drink da bottiglie che costano più del suo affitto mensile, il fascino di lavorare per una compagnia di media a New York è completamente svanito mentre il debito del suo prestito studentesco non lo è affatto. 
Quando un errore tecnico nel rimborso spese di Robert offre a Tina la possibilità di estinguere per intero il prestito universitario con quelli che praticamente per il suo capo sono solo spiccioli, esita. Si è sempre attenuta alle regole, ma questo le faciliterebbe la vita. Mentre Tina cade nella spirale di quella che diventa una vera frode e appropriazione indebita, altre assistenti con pesanti debiti e meno scrupoli la avvicinano e vogliono entrarne a far parte. Prima che Tina possa rendersene conto, si trova a capo di un movimento con implicazioni che vanno ben oltre quello che chiunque avrebbe potuto anticipare. 


Leggete "chick-lit", si parla di assistenti in ufficio agli ordini del capo e pensate immediatamente alla storia d'ammmmmore? 
Beeeep - sbagliato! 

Tina Fontana - trent'anni, di discendenza italiana mezza siciliana e mezza calabrese e cresciuta secondo rigide regole il cui minimo sgarro prevedeva il lancio di vari oggetti contundenti da parte di sua madre nella propria direzione e che quindi ha sempre rispettato - lavora da sei anni come assistente personale di Robert Barlow, settant'anni e capo indiscusso del colosso dei media Titan. 
Niente sfugge a Robert Barlow, niente di quello che vedete alla televisione o leggete sui giornali è lì per caso - tutto è predisposto perché possiate essere influenzati dall'opinione di Robert sull'argomento della settimana. 

Avete presente quando si dice che le assistenti sanno più cose sul loro capo di quante ne sappia la moglie? È tutto vero. 
Tina conosce tutti i liquori preferiti di Robert, conosce l'orario dell'assunzione delle sue medicine, conosce i suoi orari e i suoi impegni, organizza i meetings e prende appunti - taglia persino il lime in perfette fettine da mettere nella tequila. 
È per questo tipo di lavoro che Tina si è indebitata fino al collo con la NYU?

Quando un giorno il jet di Robert ha un guasto tecnico dell'ultimo minuto ed è quindi "costretto" a viaggiare su un volo commerciale, Tina si ritrova a pagare con la sua carta di credito l'importo richiesto. Una cifra astronomica - $19,147 - perché ovviamente Robert voleva tutta la prima classe per sé e un po' perché la fin troppo zelante impiegata dell'aereoporto non si è fatta corrompere dal fatto che Robert Barlow, quel Robert Barlow, volesse viaggiare gratis. 
E va bene, che problema c'è? pensa Tina. In fondo è per questo che esistono i moduli per il rimborso spese. 
E infatti nel giro di qualche giorno le vengono riaccreditati i soldi, ma la settimana dopo tramite la posta interna riceve una busta con dentro un assegno con la medesima cifra che le è già stata rimborsata. Dovrebbe stracciarlo in mille pezzi, lo sa - tuttavia lo piega accuratamente e se lo porta a casa, dicendosi che lo ammirerà solo un po' perché non le capiterà mai più di vedere tanti soldi messi insieme su un assegno a suo nome e se lo coccola un po'. La tentazione di incassarlo resta però, perché con quei soldi potrebbe finalmente saldare per intero quello che resta del prestito universitario e finalmente essere un po' più libera e non dover scegliere tra la cena o qualche altra cosa di prima necessità. E magari potrebbe trovarsi un appartamento il cui soffitto non rischi di caderle in testa ad ogni temporale. 

Basta un clic con l'app bancaria del telefono ed è fatta. 
I sensi di colpa la angosciano perché di fatto ha rubato dei soldi a Robert che è sempre stato buono con lei, ma in fondo non riesce a pentirsi del suo gesto. 
E qui entra in scena Emily Johnson, colei che approva tutte le richieste di rimborso previa la presentazione settimanale delle ricevute. Emily Johnson, anche lei assistente, a conoscenza di quello che ha fatto Tina e desiderosa di vedere anche lei il suo debito studentesco saldato con i soldi della Titan. 
Il ricatto è lì e Tina non può rifiutarsi, aggiungendo angoscia su angoscia: pagherà il debito di Emily e finirà lì. Emily che nel frattempo si è installata a casa sua come se niente fosse perché al momento priva di un fidanzato che le copri le cose e quindi costretta a dormire in macchina. Emily con il suo finto accento posh che ha da ridire sull'abbigliamento di Tina e su ogni cosa che fa ma che, a dispetto di questo, si affeziona a lei nonostante il loro rapporto non sia iniziato proprio in modo idilliaco. 
Emily è molto scettica anche sul fatto che Kevin, l'avvocato più fico della Titan, ci provi con Tina quando quest'ultima veste sempre con maglioncini e Converse. 

Doveva finire con l'estinzione del debito di Emily, vero
Peccato che Margie, a capo della contabilità, scopra lo schema delle ragazze - ovvero che Tina "doppia" le ricevute di Robert a proprio nome e poi incassi i soldi - e le ricatti per la sua assistente, Lily. E poi Lily lo dice a Wendi ed Emily lo dice ad un'altra assistente glamour come lei, Ginger - il tutto mentre a Tina rischia di venire un crollo nervoso. 
Peccato che Kevin, quando Tina ha cercato di spiegargli la sua amicizia con Emily, abbia inventato la scusa di un progetto non-profit per i rimborsi universitari e lui lo abbia detto ad un suo amico di Buzzfeed che lo ha immediatamente reso pubblico. 
E Tina si ritrova con un piede nella legalità e uno nella frode e a tenere a bada un branco di assistenti che vogliono di più dalla vita - specialmente Emily e Ginger che sognano piscine e yacht e acquari pieni di pesci costosi come un debito studentesco. 
Come se ne esce quindi? 

Questo libro mi è piaciuto davvero, ma davvero tanto
Tina a volte è insicura, totalmente affascinata da come Robert gestisce gli affari e ogni aspetto della sua vita tanto che è solita citarlo con un suo modo di dire ad ogni occasione. È brava nel suo lavoro, ma si rende anche conto che non è quello per cui si è indebitata con la NYU e che per uomini come Robert è più semplice comprare un intero set di mazze da golf nuove piuttosto che far andare qualcuno a recuperare quelle che si è dimenticato nella stanza di albergo. 
E Tina si rende anche conto che ci sono così tanti soldi in giro e che, nonostante ad ogni gesto gentile di Robert si senta male, il senso di colpa si affievolisce. 
Tina mi ha anche fatta morire dal ridere con il suo sbigottimento di fronte agli atteggiamenti Emily - una vera spina nel fianco, ma capace anche di gesti di amicizia e solidarietà verso Tina - e con le sue battute acide e sarcastiche

È una ragazza semplice, che vive in un appartamento troppo piccolo e che dorme con un pigiama da uomo che Emliy detesta e che indossa sempre le Converse. Non è appariscente o bella - non è una di quelle strafighe che si piangono addosso dicendo di essere brutte quando invece hanno uomini che cadono ai loro piedi - quindi si stupisce quando Kevin le chiede di uscire. 
E se al reparto legale sospettassero qualcosa? E se ci fosse qualcosa dietro? 
Kevin a volte è un po' irritante, un po' troppo zerbino - persino Tina lo paragona ad un Labrador retriever, ma in fondo la ama sul serio. 

Ho amato questo libro soprattutto perché è pieno di riferimenti alla cultura pop, che Tina infila nei suoi pensieri e nelle sue frasi come paragone e il risultato ottenuto è esilarante. Dopo vi metto alcuni esempi. 

Ha un buon ritmo, ha una protagonista - due, contando anche Emily, perché senza di lei non sarebbe mai accaduto niente e si fa davvero notare per la sua personalità - che prende in mano la sua vita, conscia dei suoi errori e ansiosa di ripararli. È un romanzo sulla forza delle donne, su assistenti che vengono viste come tappezzeria non in grado di vedere e capire e credutpoco intelligenti rispetto ai loro boss uomini. È la prova che anche noi donne sappiamo ottenere e tenere il potere. 


It was an indisputable fact that Kevin Hanson and I were not on an equal plane of hotness. Every eligible woman and half the eligible men at Titan would have entered the Hunger Games for a chance at a date with him. Why was he pursuing me?
We met at Nougatine, which Emily had explained to me was "the most casual sister of Jean-Georges", which sounded not so impressive to me at first. Was I not good enough for the fancier, more formal sister? Should I read into the fact that Kevin had opted for the Edith Crawley restaurant over the Lady Mary?

[Tina sta andando in visita del ranch di Robert in campagna]
When we arrived at the Poughkeepsie station, we took a ten-minute cab ride to the house - or the estate or whatever. To say it was vast would be an understatement along the lines of calling the Great Wall of China or Michael Fassbender's penis "long". 

[Tina è nel periodo iniziale in cui frequenta Kevin e quello nominato è uno dei miei film preferiti]
I kept waiting for the moment when teenage Freddie Prize Jr. and the rest of the cast from She's All That would jump out from the shadows, pointing and laughing, revealing this was all a cruel joke. But it never came. 

Was I about to cross over into being a truly hardened criminal, a Tony Soprano, a Walter White, a Martha Stewart, willing to take out anyone in order to save myself? 

He was still wearing his funny face, and for a split second I was overcome by a wave of panic. Was he going to drop onto a knee and propose to me right here in the apple orchard? I hadn't even put on eyeliner today. 

"Holy cannoli!" I said, sounding like the Italian version of the chick from Fifty Shades of Grey. 

Overnight, Wendi had apparently gone into full-on fixer mode (à la Olivia Pope from Scandal). Wendi was a gladiator when it came to manipulating the Internet. 

Ginger, Wendi, and Lily were all staring at me like I'd just spoken in tongues or that snake-speak Harry Potter came out with on occasion. 

...e poi Oprah, Mad Men, Holden Caulfield, Miley Cyrus e chissà quanti altri ne ho dimenticati (negli appunti) - il libro è pieno di riferimenti cinematografici, televisivi, letterari e musicali. 

Tina è divertente, sia in versione like a boss che in versione mi sto facendo prendere dal panico, passami l'alcol e i biscotti e onestamente, quell'assegno forse sarei stata tentata di incassarlo pure io. 


4 commenti:

  1. Wow! Bella recensione, si capisce che il libro ti è piaciuto tanto e soprattutto adesso mi hai fatto venire voglia di leggerlo! :O

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  2. woww Alice eccome se si sente il tuo entusiasmo in ogni parola, c'è un solo problema a questo punto ossia perchè non è stato pubblicato in Italia??? Voglio leggerlooo! Arghhh perchè è così complicato per me leggere in lingua?! un bacione e grazie per questa recensione così bella, mi hai fatto vivere un po' di questo libro fantastico!

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    1. Come al solito non riesco a scrivere una recensione che sia di una lunghezza normale o accettabile. u_u
      Vedrai che prima o poi ci riuscirai, ma sono contenta che almeno ti sia potuta godere un po' il libro attraverso le mie parole. :)

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